A quanto sta emergendo, sembra che dal Marzo 2021 alcuni rappresentanti di circa 20 editori internazionali, insieme a dirigenti e ingegneri di Google, si incontrino quasi clandestinamente su Meet per parlare del dopo cookie terze parti e della soluzione FLoC individuata al momento.
Ad affermarlo è Rob Beeler, fondatore di Beeler.Tech, colletivo che aiuta gli editori a navigare nel complesso mondo della tecnologia pubblicitaria (una versione più figa di EditoreInformato.it)
“È stato chiaro in questi incontri, che gli editori hanno avuto molte cose a cui pensare prima di prendere parte a una qualsiasi di queste soluzioni“, ha detto in una recente intervista Beeler.
Il fatto è certo: gli editori sono stati in molti modi esclusi da Google nel momento in cui bisognava riprogettare il funzionamento degli annunci digitali senza cookie di terze parti. Questo nonostante il fatto che siano proprio loro che producono e distribuiscono il contenuto, che è il re del web. Insomma, Google si trova nella situazione di aver creato il danno e ora cerca di correre ai ripari lavorando insieme a chi potrebbe avere gravi ripercussioni economiche.
La forma quasi carbonara (nel senso dei moti carbonari e non culinari) degli incontri e il fatto che non si siano resi noti i nomi dei gruppi editoriali coinvolti, rende tutto più problematico, perchè non sarebbe illecito pensare che i problemi dei grandi gruppi non siano gli stessi dei gruppi più piccoli, speciamente pensando all’impatto tecnologico che potrà rendersi necessario nel prossimo futuro dell’advertising online.