Negli ultimi anni Google ha preso una particolare direzione nella valutazione dei siti e di come poi di conseguenza li posiziona sul suo motore di ricerca: possiamo chiamarla l’esperienza offerta ai lettori.
Qualche anno fa furono fatti dei test che evidenziarono un fenomeno battezzato poi “Pogo sticking“. In pratica se un utente di Google cerca informazioni e accede ad un sito web ma poi esce quasi immediatamente, questo comportamento viene interpretato da Google come un contenuto che non soddisfa l’esperienza voluta dal lettore.
Potenzialmente declassando quel risultato rispetto ad altri.
Ancora prima, quando il mobile ha cominciato a superare gli altri device e la maggior parte delle web agency proponevano siti responsive o specifici per il mobile, Google affermava semplicemente: non ci interessa il come realizzate un sito per il mobile, a noi interessa l’esperienza che offrite ai vostri lettori.
Sulla stessa identica linea, le più recenti novità degli algoritmi di Google riguardano nuovamente l’esperienza che viene offerta ai propri lettori. Per questo troviamo in Google Search Console dei nuovi dati da interpretare e su cui intervenire se necessario.
Ecco i Core Web Vitals
Google aveva annunciato che per Maggio 2021 sarebbero entrati nei parametri di ranking alcuni valori di esperienza, poi li ha posticipati a Giugno, e che rendeva già disponibile all’interno di Google Search Console un report, per poter intervenire e assecondare quanto possibile questi nuovi parametri.
Quali sono questi nuovi parametri?
1. Largest Contentful Paint

Il Largest Contentful Paint (LCP) è la misura del tempo necessario per il caricamento del contenuto principale di una pagina web. Segnala il tempo di rendering dell’immagine o del blocco di testo principale visibile all’interno di una finestra, rispetto a quando la pagina ha iniziato a caricarsi per la prima volta.
2. First Input Delay
Il First Input Delay (FID) è la misura del tempo in cui le attività “lunghe” ritardano la possibilità di un lettore di interagire con una pagina. Quantifica l’esperienza che i visitatori provano quando tentano di interagire con pagine che non rispondono, segnalando il tempo che intercorre tra la prima interazione di un lettore e il momento in cui il browser inizia a elaborare i gestori di eventi in risposta a tale interazione.
3. Cumulative Layout Shift
Il Cumulative Layout Shift (CLS) è la misura della stabilità visiva. Il movimento inaspettato degli elementi nella pagina (spostamento del layout) dovuto al tempo di caricamento lungo o agli inserimenti di annunci, che ostacolano l’interazione e l’esperienza. Simpatico questo tools che vi permette di creare una GIF specifica di un sito web per rendersi conto di cosa avviene.
Quali sono gli obiettivi principali dei Core Web Vitals?
Come spesso usa fare Google, questo tipo di intervento al ranking è il frutto di una serie di test per andare a individuare quali elementi comuni ci fossero nelle pagine rilevate come di scarsa qualità di esperienza.
Cosa dovrebbe fare un giornale online per approfittare di questo nuovo aggiornamento di Google?
Semplice per alcuni quanto complesso per altri. La soluzione è intervenire immediatamente per correggere gli errori e i problemi che vengono segnalati all’interno dei Google Search Console. Non sappiamo quanto peso avrà in generale questo upgrade, ma è assolutamente in linea con il web che Google chiede. Il problema ora è puramente tecnico, sarà un lavoro che i Web Developer dovranno affrontare, anche accompagnati dalle proprie concessionarie adv, in quanto spesso i DIV in pagina sono forniti proprio da loro e anche queste avranno un peso nella valutazione dei Web Core Vitals.
Sarà necessario quindi lavorare fianco a fianco per sfruttare questa nuova occasione.
Con il Core Web Vitals Upgrade, le AMP saranno meno necessarie?
Google ha annunciato che con il nuovo Page Experience Update non richiederà più AMP per essere presenti nella sezione Notizie Principale da mobile. Quindi diventa palese che l’esperienza della pagina sarà un fattore vitale per determinare quali contenuti mostrare nella sezione così ambita da qualsiasi giornale online.
Chi andava nelle Notize Principali fino ad oggi? Nel 2016 Google ha affermato che solo le pagine AMP potevano essere visualizzate nella versione per dispositivi mobili di Google delle Notizie Principali.
Questo non significherà che AMP sparirà, ma entrerà in competizione anche con le pagine in versione mobile che soddisfano i requisiti dei Core Web Vitals.
Lo ha chiarito Google stessa: “quando lanceremo l’aggiornamento del ranking dell’esperienza della pagina, aggiorneremo anche i criteri di idoneità delle notizie in Notizie Principali … sarà aperto a qualsiasi pagina.“