SharedArrayBuffer: la notifica di Google spiegata

All’inizio di questa settimana, Google ha inviato un avviso tramite Google Search Console riguardate lo “ShareArrayBufferai proprietari dei siti. Immediatamente ha causato confusione e preoccupazione tra quelli che l’hanno ricevuto. Molti giornali con cui collaboriamo ci hanno girato la segnalazione e come al solito abbiamo indicato loro di attendere un attimo e avremmo capito pure quest’ennesima segnalazione strana di Google.

Ma la preoccupazione degli editori che ci hanno contattato, ha dimostrato come ci sia stato qualcosa di non comprensibile nel messaggio. Infatti Google ha pubblicato un nuovo post sul blog proprio per fornire chiarimenti sul ShareArreyBuffer. Si erano resi conto che forse forse non era stato proprio chiaro capire cosa volessero.

Google definisce SharedArrayBuffer.

Google, leggendo il loro articolo, ha definito cosa sia uno SharedArrayBuffer spiegando: “SharedArrayBuffer è un componente JavaScript per condividere uno spazio di memoria tra i thread su un sito web. È stato utilizzato da chi sviluppa siti Web prima che venisse rilevata una vulnerabilità chiamata Spectre. Tuttavia, poiché Spectre era una vulnerabilità a livello di CPU ed è improbabile che venga risolto nel prossimo futuro, i browser hanno deciso di disabilitare il componente SharedArrayBuffer“. Proprio per questo con la versione 91, prevista per la fine di maggio 2021, Chrome cancellerà l’oggetto SharedArrayBuffer dietro l’isolamento cross-origin.

La confusione sullo SharedArrayBuffer. 

Molti proprietari di siti, consulenti e SEO hanno chieso chiarimenti a Google per chiedere cosa diavolo sia il significato di questo alert.

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Anche io sono sobbalzato dalla sedia appena ricevuto.

Come trovare i problemi di SharedArrayBuffer. 

Google ha fornito alcuni metodi per trovare eventuali problemi con lo SharedArrayBuffer:

  1. Usare Chrome DevTools  e controllare le pagine importanti.
  2. Utilizzare l‘API di reporting  per inviare rapporti di deprecazione a un endpoint di reporting.

I consigli di Google sullo ShareArrayBuffer. 

Google ha quindi elencato questi tre passaggi da controllare se il proprietario di un sito web ha ricevuto il messaggio di Search Console:

  1. Determinare dove e perchè SharedArrayBuffer viene utilizzato sul proprio sito web.
  2. Decidere se è necessario.
  3. Risolvere il problema rimuovendo la funzionalità o abilitando l’isolamento tra le origini .

Conclusione

Possiamo quindi dire che questa segnalazione di Google sullo ShareArrayBuffer riguarda una funzione Javascript che deve essere vagliata dal proprio reparto IT o dai Developer per capire se impatta pesantemente su alcune funzionalità e prestazione del proprio sito web. Dal prossimo aggiornamento di Google Chrome, i vostri lettori potrebbero avere dei problemi ad usare il vostro sito. Conviene quindi fare un controllo.